Tagliare le unghie al gatto: perché gli artigli sono importanti per i felini
Tagliare o non tagliare le unghie al gatto, questo è il problema. Se pensate che farlo salverà mobili, divano, poltrone e tende allora rimarrete delusi perché per i gatti graffiare non significa solo affilare gli artigli o appigliarsi a qualcosa in caso di necessità, ma vuol dire anche comunicare e marcare il territorio.
Affilare le unghie permette al gatto di marcare il territorio sia a livello visivo che olfattivo attraverso il rilascio di sostanze odorose che sono percepite dai suoi simili ma non dagli umani. L’odore è prodotto dalle ghiandole che si trovano sotto i cuscinetti carnosi delle zampe che contengono vasi sanguigni e molti recettori nervosi.
L’istinto di graffiare è innato nei gatti e senza unghie il micio si sente meno sicuro e privo di un mezzo indispensabile per cacciare e difendersi. Come se non bastasse, le unghie sono utili durante le frequenti toelettature perché con le grattatine i gatti eliminano i peli morti, i nodi, le croste e la sporcizia.
Le unghie, quindi, hanno molteplici funzioni: sono uno strumento di difesa, aiutano il micio a mantenersi pulito, servono per afferrare e trattenere le prede, arrampicarsi, non scivolare e avere una maggiore aderenza al terreno durante la corsa.
Un gatto con unghie troppo corte è un animale vulnerabile che potrebbe arrivare a mordere per difendersi. In aggiunta, non sarebbe in grado di grattarsi bene e pulire completamente il pelo.
Ai gatti che sono abituati a stare fuori casa non è necessario tagliare le unghie regolarmente perché riescono a limarle da soli graffiando superficie ruvide o arrampicandosi sugli alberi.
Per i gatti d’appartamento, invece, è necessario creare un ambiente su misura che permetta al micio di prendersi cura delle sue unghie, di graffiare, saltare e arrampicarsi. Un tiragraffi alto e robusto non deve mai mancare in una casa abitata da un gatto, tuttavia l’indispensabile accessorio potrebbe non essere sufficiente a garantire il consumo ungueale.
È importante controllare regolarmente le unghie del proprio gatto e spuntarle quando sono troppo lunghe per evitare che possano incarnirsi e danneggiare i cuscinetti. Il segnale che vi fa capire quando è arrivato il momento di tagliare le unghie è un semplice “tic tic”, vale a dire il rumore che fa il gatto quando cammina per casa.
Inoltre, il taglio delle unghie può essere necessario per i gatti anziani o per quei felini che soffrono di polidattilia, una condizione caratterizzata dalla presenza di un numero di dita superiore al normale nelle zampe a causa di un’anomalia fisica congenita.
Tagliare le unghie al gatto: cosa fare e quali sono gli errori da evitare
Tagliare le unghie al gatto è un procedimento delicato e può diventare una fonte di stress per l’animale. Per evitare che il micio si spaventi alla vista del tagliaunghie, il consiglio è abituarlo fin dalla tenera età iniziando ad accarezzargli le zampe quando è rilassato e disteso.
L’ideale è accarezzare contemporaneamente anche altre parti del corpo, come la parte posteriore del collo o il mento, lodare il micio e premiarlo con uno snack per stimolare associazioni positive. Se il gatto ritira le zampe o si allontana meglio lasciarlo andare, non forzarlo a fare qualcosa e riprovare quando è tranquillo.
In genere, le unghie delle zampe anteriori vanno tagliate due volte al mese mentre per quelle delle zampe posteriori è sufficiente una volta ogni trenta giorni. La procedura è piuttosto semplice ma la prima volta è consigliabile chiedere aiuto al veterinario per imparare a non spuntarle troppo ed evitare di provocare ferite o infezioni al gatto.
Vediamo insieme quali sono i passaggi per tagliare le unghie al gatto in modo corretto:
- Premere delicatamente la parte superiore e inferiore della zampa tra l’indice e il pollice, appena dietro l’artiglio, in modo da esporre l’unghia.
- Esaminare attentamente l’unghia e tagliare solo la parte terminale trasparente e appuntita. Attenzione: non va assolutamente tagliata la parte ricca di terminazioni nervose e vasi sanguigni che si riconosce facilmente poiché è simile a un piccolo triangolo rosa all’interno dell’unghia.
- Posizionare il tagliaunghie in modo che l’unghia resti verticale tra le due lame e dare un taglio netto, accorciando solo la parte trasparente.
- Se per errore viene toccata anche la zona rosa, applicare subito del nitrato d’argento per fermare la fuoriuscita di sangue.
- Se un’unghia è cresciuta troppo al punto da penetrare nel cuscinetto non provare a tagliarla ma rivolgersi al veterinario.
- Controllare anche lo stato degli speroni situati sul lato delle zampe anteriori.
- Non usare forbici o tagliaunghie pensati per gli esseri umani perché tendono a spezzare le unghie del gatto.
- Non sgridare il gatto, non alzare il tono della voce e non usare mai la forza.
- È preferibile scegliere il momento giusto e non tagliare le unghie al gatto solo quando si ha tempo. Se il micio si è appena svegliato o, al contrario, si sta preparando per un pisolino potete approfittarne per prendervi cura delle sue unghie.
- Al termine della procedura premiare il micio con un goloso snack
- Nei gatti a pelo lungo, come il Persiano, il Maine Coon o il Birmano, è consigliabile inumidire le zampe prima di procedere.
Esiste anche una procedura chirurgica, chiamata deungulazione, che consiste nell’asportazione totale delle unghie del gatto. Si tratta però di una pratica proibita dalla legge 201 del 4 novembre 2010 che vieta gli interventi chirurgici che non hanno scopi curativi e sono destinati a modificare l’aspetto degli animali.