Shar Pei: il misterioso cane con le rughe che ha conquistato il mondo
Razza canina di origine cinese, lo Shar Pei è un cane di taglia media che non passa inosservato a causa dell’eccesso di pelle che caratterizza gran parte del suo corpo soprattutto nella zona del cranio, tra gli occhi e a livello del garrese.
Nato in Cina, dove si è evoluto fino ad assumere l’aspetto che l’ha reso famoso in tutto il mondo, lo Shar Pei da secoli è particolarmente diffuso nelle province che si affacciano sul mar Cinese Meridionale.
La sua è una storia antica che inizia nel 2000 a.C. con i molossoidi arrivati in Cina dagli altopiani del Tibet ma le origini sono ancora oggi avvolte dal mistero. Le prime testimonianze del cane con le rughe sono le statuette in terracotta smaltata, poste a guardia dei templi o delle tombe, risalenti al periodo della dinastia Han che ha regnato in Cina dal 202 a.C. al 220 d.C.
Si pensa che la città d’origine di questo splendido animale sia Dah Let nella provincia di Kwan Tung, vicino Canton. Qui i contadini lo utilizzavano come cane da protezione delle greggi, cane da guardia, cane da caccia o cane da combattimento.
La sopravvivenza della razza canina fu messa a dura prova tra il 1368 e il 1644 quando la dinastia Ming, dopo il crollo dell’impero Yuan, assunse il controllo di tutta la Cina. Furono anni difficili per il “Paese di mezzo” segnato da continue guerre, terribili carestie e una popolazione che, ormai ridotta in miseria, per combattere la fame fu spinta a utilizzare la carne di qualsiasi animale come fonte di sostentamento.
Ma questa non sarà l’unica pagina nera nella storia dello Shar Pei. Con l’avvento di Mao Tse Tung, infatti, gli animali domestici furono considerati un “passatempo borghese”, un bene di lusso sottoposto a tassazione e chiunque possedeva un cane era costretto a pagare una cifra da capogiro. Come se non bastasse, la grande carestia che colpì la Repubblica popolare cinese tra il 1959 e il 1961 spinse la popolazione a ripetere quanto già successo durante gli anni della dinastia Ming per cercare di sopravvivere alla mancanza di cibo che porterà alla morte di milioni di persone. Tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento gli esemplari di Shar Pei erano pochissimi e molti venivano utilizzati come cani da combattimento.
A salvare il cane simbolo della dinastia Han fu un giovane cinofilo di Hon Kong, Matgo Law, che nel maggio del 1971 si ritrovò tra le mani una copia del mensile americano DOGS dove si parlava dello Shar Pei come di una razza canina ormai scomparsa.
Law, che possedeva alcuni esemplari, scrisse alla rivista inviando le foto dei suoi cani e chiedendo aiuto per salvare la razza dall’estinzione. DOGS pubblicò la lettera le foto di Law e fu così che prese il via un piano per il recupero e la tutela della razza.
Nel 1974 la Chinese Shar Pei Club of America (C.S.P.C.A) organizzò la prima assemblea e due anni più tardi rilasciò il primo pedigree. In quegli stessi anni lo Shar Pei conquistò il Guiness dei primati come razza più rara e costosa al mondo.
In Europa i primi esemplari arrivarono nel 1978 grazie ai due allevatori Joachim Weinberger e Linda Reinelt mentre in Italia il nostro amico a quattro zampe giunse solo nel 1984.
Shar Pei: prezzo, carattere, alimentazione e cura della pelle
Shar Pei significa “pelle di sabbia” ed è un nome formato dagli ideogrammi cinesi shu, che significa sabbia, e pei, che vuol dire pelle.
È un cane di razza dal pelo corto, duro e irto, lungo da 1 a 2,5 cm, con un mantello che può avere diversi colori tutti accettati dallo standard a eccezione del bianco. I colori del manto si dividono in due categorie, vediamo quali sono:
- Solidi: crema, rosso, fulvo, sabbiato o zibellino, silver e nero.
- Diluiti: crema diluito, rosso diluito, cioccolato, albicocca, isabella, blu, lilac.
Gli esemplari che rientrano nella categoria dei colori solidi hanno il tartufo nero e la lingua blu come quella dei Chow Chow mentre nei soggetti dai colori solidi la lingua è color lavanda e il colore del tartufo è in armonia con quello del mantello.
In base a quanto stabilito dallo standard di razza le caratteristiche pieghe cutanee dello Shar Pei nei soggetti adulti “sono molto indesiderabili tranne che al garrese e alla base della coda, dove ci sono pieghe di media consistenza”. L’eccesso di rughe, infatti, può causare problemi alla cute e agli occhi.
Il mantello deve essere spazzolato regolarmente e per mantenerlo pulito sono sufficienti bagni con uno shampoo a PH neutro avendo cura di asciugare bene il cane dopo averlo lavato. Attenzione a non mettere mai del talco tra le pieghe cutanee e a non utilizzare profumi perché potrebbero provocare irritazioni. Inoltre, è consigliabile asciugare il cane dopo ogni passeggiata soprattutto se c’è molta umidità.
Si tratta di un animale dalla pelle molto sensibile, facilmente irritabile, e tra i vari problemi che possono colpire il nostro amico a quattro zampe ci sono i funghi, la follicolite, le allergie alimentari e quelle ai parassiti.
Lo Shar Pei è un cane coraggioso, leale e affettuoso con tutti i componenti della famiglia ma tende a legarsi a una sola persona. Non ama particolarmente la solitudine, tuttavia se abituato sin da cucciolo può rimanere solo in casa per qualche ora.
Dall’indole tranquilla e riservata non è mai aggressivo ma con gli estranei e i cani che non conosce può mostrarsi diffidente e sospettoso.
È molto intelligente e apprende velocemente ma è anche testardo, ostinato e indipendente ed educarlo può rivelarsi un’impresa tutt’altro che facile. I cuccioli possono essere piuttosto disobbedienti e hanno bisogno di avere accanto un padrone dal carattere fermo e deciso in grado di ricoprire il ruolo di capobranco.
Allegro, giocherellone e pigro, lo Shar Pei è un cane che ama divani e poltrone quindi si adatta bene alla vita in appartamento, tuttavia ha bisogno di una regolare attività fisica da associare a una dieta sana ed equilibrata che lo aiuti a mantenersi in forma.
Scegliere i giusti alimenti per cani allontana i rischi connessi al sovrappeso e nel caso dello Shar Pei il consiglio è preferire un mangime secco di ottima qualità poiché si tratta di un animale dallo stomaco particolarmente sensibile che tende a sviluppare allergie.
Il costo di un cucciolo è di circa 500 euro.