Pet sitting: quali sono i requisiti necessari per diventare per sitter
Il pet sitting, conosciuto anche come dog sitting, è un servizio offerto dietro un determinato corrispettivo per la cura e l’assistenza di un animale da compagnia, come cane, gatto o coniglio, quando il proprietario è lontano da casa o momentaneamente impossibilitato a prendersi cura del proprio pet a causa di problemi di salute.
Il lavoro del pet sitter si sta diffondendo sempre di più in Italia e all’estero ed è già popolare negli Stati Uniti d’America e in alcuni paesi europei dove sono nate organizzazioni e associazioni che permettono a tutti i proprietari di animali domestici di poter scegliere, in tutta sicurezza e autonomia, il proprio dog sitter preferito.
Il compito di un pet sitter è quello di prendere in affidamento un animale e provvedere a tutte le sue necessità per un periodo di tempo che può andare da qualche ora a diversi giorni. Alcuni dog sitter offrono anche un servizio di pensione domestica dove i proprietari possono lasciare il proprio animale quando devono trascorrere molto tempo lontano da casa per lavoro o per piacere.
Il pet sitting è una professione molto importante che aiuta a combattere l’abbandono di cani e gatti soprattutto nel periodo estivo, ma non basta l’amore per gli animali per diventare dei perfetti dog sitter.
Sono necessari esperienza, buone doti comunicative, empatia, pazienza, attenzione, prontezza di riflessi e flessibilità di giorni e orari di lavoro. È consigliabile frequentare anche dei corsi di formazione, come quelli dedicati al primo soccorso veterinario o all’addestramento, organizzati da istituzioni e associazioni cinofile, per essere più competitivi sul mercato e gestire con maggior consapevolezza possibili situazioni di emergenza.
In Italia non c’è nessuna legge che regola lo svolgimento della professione: chiunque può diventare pet sitter e svolgere questo tipo di attività part time o a tempo pieno.
Tuttavia, è importante sottolinearlo ancora una volta, si tratta di un lavoro che richiede comunque una buona dose di preparazione e consapevolezza poiché si è responsabili del benessere e della cura di un animale. Inoltre, è sempre meglio aprire una partita IVA, mettersi in regola e sottoscrivere un’assicurazione.
La paga oraria di un pet sitter oscilla tra i 10 e i 15 euro e i principali fattori che incidono sul guadagno sono tre: il numero di clienti, l’esperienza e i servizi offerti che alimentano il passaparola.
Pet sitting: cosa dice la legge sulle pensioni per animali
Portare il proprio pet in vacanza con la famiglia non è sempre possibile perché alcune strutture ricettive impongono delle restrizioni e non permettono il soggiorno di ospiti accompagnati dal loro animale domestico.
Se i proprietari di animali da compagnia non hanno un vicino, un parente o un amico a cui affidare il loro pet mentre saranno lontani da casa allora l’unica soluzione possibile è rivolgersi a una pensione per animali.
È importante scegliere una pensione per animali accreditata e non improvvisata, fornita di tutti i comfort e di un servizio veterinario h 24. L’attività, oltre a essere registrata presso la Camera di Commercio, deve essere iscritta all’INPS e all’INAIL, avere una partita IVA e un certificato di idoneità della struttura rilasciato dall’ASL e dal servizio di igiene.
La struttura deve disporre di buone condizioni igienico-sanitarie e di un locale che rispetti le necessità fisiologiche e comportamentali degli animali ospitati al suo interno. Inoltre, chi gestisce una pensione per animali deve avere un registro sempre aggiornato contenente tutte le informazioni degli ospiti come il numero del microchip e i dati identificativi dei proprietari di ciascun animale.
Oltre quelle già citate, ecco quali sono le altre regole che le pensioni per animali devono rispettare:
- presenza di un responsabile 24 ore al giorno
- box coibentati per l’estate e riscaldati per l’inverno;
- il box destinato a ospitare il pet deve avere le dimensioni adatte per accogliere e proteggere l’animale
- il cibo somministrato deve essere sufficiente, sano e di qualità
- adottare tutte le misure necessarie per evitare il contagio di infermità tra gli animali ospiti della struttura
- prevedere aree controllate dove gli animali possano giocare e muoversi liberamente durante il giorno
- servizi di pet sitting come toelettatura, pulizia della lettiera, somministrazione di farmaci, gioco e attività fisica
I proprietari che affidano il proprio animale domestico a una pensione sono tenuti a fornire tutti i documenti relativi al pet come il libretto sanitario, che contiene le informazioni su vaccinazioni e trattamenti antiparassitari, e il certificato medico nel caso in cui l’animale sia sottoposto a una cura con farmaci.
Il costo di una pensione varia in base alle caratteristiche dell’animale, ai servizi richiesti e al periodo di soggiorno.