Leishmaniosi canina: tutte le risposte alle domande più comuni dei padroni
L’informazione è il primo strumento fondamentale per prendersi cura al meglio dei nostri amici a 4 zampe.
Chi ha un cane, soprattutto nel periodo estivo, sa che malattie come la leishmaniosi possono risultare davvero pericolose. Proprio per questo, è fondamentale conoscerne i sintomi, i metodi di trasmissione e le migliori misure da adottare per prevenirla.
Ecco tutte le risposte alle domande più comuni tra i padroni dei nostri amici a 4 zampe riguardo alla leishmaniosi canina:
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Che cos’è la leishmaniosi?
Si tratta di una malattia infettiva molto grave che può colpire i nostri amici pelosi (soprattutto nel periodo estivo). Questa malattia viene trasmessa ai cani tramite la puntura di insetti simili a piccole zanzare. Quali sono gli insetti che possono causare la leishmaniosi? Si tratta di flebotomi e pappataci. I flebotomi e i pappataci vengono spesso confusi con le zanzare, ma sono insetti più piccoli: misurano pochi mm e hanno tutto il corpo coperto di una peluria che consente loro di volare silenziosamente.
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La leishmaniosi canina può essere trasmessa all’uomo?
La leishmaniosi canina è una “zoonosi”, ovvero una malattia infettiva che può essere trasmessa dall’animale all’uomo attraverso esclusivamente mediante la puntura dell’insetto (prima all’animale e poi all’uomo). Ricorda: non è il cane a trasmettere la leishmaniosi all’uomo, bensì l’insetto. Proprio per questo, proteggere i nostri amici dalle punture di questi insetti permette di ridurre il rischio di contrarre questa malattia.
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Quali sono i sintomi della leishmaniosi nel cane?
Un cane con leishmaniosi può non mostrare sintomi per diverso tempo: infatti, questa malattia è in grado di rimanere latente per diverso tempo (dai 2 mesi ai 6 anni). I sintomi leishmaniosi cane più comuni sono:
- Affaticamento costante;
- Dimagrimento rapido;
- Comparsa di forfora;
- Perdita di pelo ingiustificata;
- Ferite ed erosioni cutanee persistenti;
- Problemi agli occhi;
- Disturbi gastrointestinali;
- Crescita rapida e smisurata delle unghie;
- Perdita periodica di sangue dal naso;
- Ingrossamento dei linfonodi.
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Quali sono i periodi nei quali i nostri amici corrono maggiormente il rischio di contrarre la malattia?
Pochi anni fa i mesi durante i quali il cane era maggiormente a rischio erano considerati quelli più caldi. Ma, attualmente, in seguito al cambiamento climatico e all’alterarsi delle stagioni, tutti i periodi dell’anno possono essere considerati “rischiosi”. Infatti, flebotomi e pappataci si trovano generalmente in presenza di climi miti con oscillazioni tra i 15° e i 25°. L’Italia, con il suo clima costantemente mite, è considerata zona endemica in tutte le sue zone: dalle coste alle zone prealpine.
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Come prevenire la leishmaniosi nei cani?
La prevenzione è la migliore arma per combattere questa malattia: infatti, l’adozione di misure preventive valide consente di ridurre notevolmente il rischio di esposizione alla leishmaniosi canina. Come sempre, anche in questo caso è sempre consigliato rivolgersi ad un veterinario per conoscere quali siano le misure di prevenzione più adatte al nostro amico. Generalmente, si consiglia di associare ad un antiparassitario specifico per pappataci un trattamento vaccinale volto a proteggere il cane dalla leishmaniosi.
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Quanto vive un cane malato di leishmaniosi?
Si tratta di una malattia con poca probabilità di guarigione completa in quanto il parassita rimane presente in maniera latente all’interno dell’organismo. È fondamentale che un cane con leishmaniosi sia costantemente sottoposto a controlli ed esami volti a valutare lo stato immunitario. Infatti, purtroppo le ricadute sono molto frequenti e, qualora la malattia si ripresenti, il soggetto risulta maggiormente difficile da curare.
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Come si cura la leishmaniosi canina?
Curare la leishmaniosi è complicato poiché non esiste un unico protocollo terapeutico da seguire, né un farmaco in grado di contrastarne a pieno gli effetti. Infatti, le reazioni ai farmaci risultano particolarmente soggettive, così come il manifestarsi dei diversi sintomi. Per questo, proprio come in ogni situazione, la scelta migliore è rivolgersi ad un veterinario professionista che saprà come impostare la terapia per far sentire meglio il nostro amico.