Gatto del bengala: guida completa per conoscere il felino dal mantello leopardato
Il gatto del bengala è il felino dal meraviglioso e inconfondibile manto maculato, una caratteristica che nel tempo gli ha fatto guadagnare il soprannome di “gatto leopardo”.
Un felino curioso e allegro, sempre pronto a condividere giochi e attività con chi lo circonda. Ma, il manto maculato e gli intensi occhi tondi non sono l’unica caratteristica distintiva di questo adorabile amico peloso.
Scopriamo insieme quali sono le origini del gatto bengalese, quali i tratti fisici e caratteriali tipici e come prendersene cura nel modo corretto.
Gatto del bengala: origini e storia della razza
Le origini della razza sono piuttosto recenti e risalgono ai primi anni sessanta del Novecento quando l’allevatrice Joan Sugden, conosciuta anche con il nome di Jean Mill, incrociò per la prima volta un esemplare femmina di Prionailurus bengalensis, un piccolo felino asiatico selvatico, con il suo gatto domestico.
Dall’unione nacque una bellissima gatta di nome Kinkin e l’eccezionale risultato spinse Sugden a coltivare l’idea di far nascere altri cuccioli. L’allevatrice non ebbe però l’opportunità di realizzare il suo desiderio a causa di problemi economici e familiari che la spinsero ad abbandonare l’idea di portare avanti il progetto.
Pochi anni dopo, e più precisamente nel 1973, il dottor Williard Centerwall tentò un nuovo incrocio tra esemplari di gatto leopardo asiatico e gatto domestico americano con l’obiettivo di utilizzare gli studi sul sistema immunitario del primo per proteggere il secondo dalla leucemia felina. Centerwall non raggiunse lo scopo, ma dall’unione delle due diverse razze nacque la specie a cui nel 1974 Bill Enger diede il nome di Bengal.
Tra i primi incroci ci furono quelli con gli Egyptian Mau, i Burmese Abissino e gli Ocicat, che nel 1983 furono presentati alla TICA (The International Cat Association), l’associazione felinofila fondata negli Stati Uniti nel 1979 e tra i più importanti organizzatori mondiali di mostre feline.
La TICA inserì il bengala tra le “Nuove razze e colori” ma il riconoscimento ufficiale avvenne solo nel 1991. È invece datata 1985 la prima partecipazione della specie alle esposizioni e mostre feline.
Gatto maculato: tutto quello che devi sapere sui tratti fisici
Sinuoso e atletico, il gatto del bengala è un felino di grossa taglia e dalla corporatura muscolosa e robusta. Se i maschi possono arrivare a pesare anche 9 kg, le femmine difficilmente superano i 6 chilogrammi.
È un gatto di razza che presenta caratteristiche fisiche molto precise:
- La testa, ben proporzionata al corpo, è di forma triangolare;
- Il pelo è corto e setoso e morbidissimo;
- La coda è di media lunghezza e dalla punta arrotondata;
- Gli occhi sono gialli, verdi o, nella varietà Snow Bengal dal colore del pelo simile al gatto siamese, azzurri;
- Ha il mantello maculato: le macchie che rendono il mantello simile a un prezioso arazzo hanno un colore che va dalle sfumature bruno-rossastre fino al nero intenso mentre i pattern riconosciuti dallo standard di razza sono lo spotted (maculato), il rosetted (a rosetta) e il marbled.
Carattere del gatto bengala: attitudini e curiosità
Il gatto del bengala ha bisogno di fare attività fisica, ama saltare, arrampicarsi, giocare e correre e necessita quindi di molto spazio. Nonostante la natura vivace e intraprendente, è un felino dal carattere pacifico e giocherellone, molto intelligente e affettuoso, perfetto anche per famiglie con bambini. Ma, ricorda: i gatti leopardati sono considerati felini domestici solo a partire dalla terza generazione poiché prima possono presentare aspetti caratteriali riconducibili ai loro antenati, i gatti selvatici.
Utilizzato per la pet-teraphy, è un gatto dall’animo sensibile in grado di cogliere e rispettare i cambiamenti d’umore del padrone con cui instaura un legame esclusivo e di fiducia reciproca.
Tendenzialmente curioso e tollerante verso gli estranei, può avere difficoltà a condividere gli spazi e la quotidianità con altri animali se la predisposizione alla socialità non viene coltivata sin dalla tenera età. Poiché i bengala soffrono molto la solitudine, l’ideale è abituarli alla convivenza con altri felini dall’indole pacifica come ad esempio il gatto persiano.
Infine, bisogna evidenziare una caratteristica davvero insolita per un felino: ama giocare con l’acqua. Per questo fargli il bagnetto non sarà un problema!
Gatto del bengala: l’alimentazione giusta per il leopardo in miniatura
Il gatto del bengala ha un intestino delicato e uno stomaco molto sensibile quindi è consigliabile scegliere cibo per gatti di alta qualità, adatto a una dieta sana e bilanciata che rispetti le esigenze nutrizionali di un felino con la tendenza a ingrassare.
Se non si vuole riempire la ciotola del micio di casa con mangimi industriali, l’ideale è scegliere un’alimentazione casalinga per gatto che consente al proprietario di conoscere la provenienza di ogni singolo ingrediente.
Il cibo naturale è privo di coloranti, contiene più acqua e meno zuccheri, ma è necessario fare attenzione a possibili carenze di taurina, l’amminoacido essenziale che non può mai mancare nella dieta di un gatto.
La taurina è fondamentale per il corretto sviluppo del sistema nervoso e muscolare e per evitare pericolose carenze nutrizionali che possono mettere a serio rischio la salute del gatto è importante effettuare delle visite di controllo periodiche presso il veterinario di fiducia.
Il bengala è un buongustaio e adora la carne cruda, meglio se di pollo, tacchino o manzo, e il pesce fresco come tonno e salmone. Da evitare invece il latte e i suoi derivati e naturalmente gli avanzi di pranzi e cene.
Fino a un mese il gatto del bengala sarà alimentato con il latte materno, successivamente i numeri di pasti variano in base all’età del gatto. Fino ai due mesi il micio mangia dalle cinque alle sei volte al giorno per poi scendere a quattro tra i due e tre mesi. Tre sono invece il totale dei pasti nel periodo compreso tra i quattro e i cinque mesi mentre oltre i sei mesi, e in età adulta, la dieta prevede due pasti giornalieri.
Gatto del bengala prezzo: quanto costa un cucciolo di razza?
Il costo di questi felini oscilla tra i 1.200€ e i 1.600€, ma può arrivare anche a 2.500€. Se il vostro sogno è diventare proprietari di uno splendido felino dal manto maculato allora il consiglio è quello di evitare allevatori improvvisati e scegliere solo allevamenti certificati in grado di fornire il pedigree e la documentazione a norma di legge.