Gatto d’Angora: tutto ciò che devi sapere su uno dei gatti più lussuosi del mondo a 4 zampe
Il gatto d’Angora è uno dei più lussuosi e regali felini esistenti. Con la sua antichissima storia e il suo pelo quasi setato è ancora oggi tra i mici più apprezzati e desiderati dalle famiglie.
Intelligente, affettuoso e con una perspicacia fuori dal comune, si tratta di un gatto davvero speciale in grado di adattarsi a qualsiasi tenore di vita.
Scopriamo insieme quali sono le antiche origini di questo felino e quali le caratteristiche fisiche e caratteriali tipiche della razza.
Gatto d’Angora: le origini della razza tra leggenda e realtà
In merito alla storia del gatto d’Angora esistono molti racconti e leggende: ciò che è certo è che le sue origini sono particolarmente antiche.
Si narra che Maometto, profeta e fondatore dell’Islam, amasse molto gli animali, in particolar modo i gatti d’Angora poiché li considerava la “quintessenza dei felini”. Infatti, esistono numerosi aneddoti riguardo al rapporto di Maometto con la sua gatta Muezza: sembra che il felino, in seguito al ritorno di Maometto dalla moschea, si inchinò al profeta in segno di rispetto, o ancora, si narra che, pur di non svegliare la gattina, Maometto decise di tagliare il un pezzo della veste sulla quale il felino stava riposando.
Questi racconti comprovano il fatto che le origini di questi gatti siano effettivamente molto antiche. Infatti, esistono due ipotesi in merito alla discendenza di questo felino:
- La razza d’Angora potrebbe derivare dal gatto di Pallas o gatto delle steppe, un predatore selvatico di piccola taglia presente soprattutto in Asia centrale, in particolare in Cina e in Mongolia;
- La razza d’Angora potrebbe derivare dal gatto selvatico africano o gatto del deserto, felino dal quale discendono numerose razze oggi conosciute.
Tra le due ipotesi la più accreditata sembra essere la seconda, in quanto il gatto di Pallas presenta meno analogie con la razza d’Angora e non risulta incline all’accoppiamento con felini domestici.
Gatto d’Angora turco: la storia della razza
Non tutti sanno che Angora è il vecchio nome della città di Ankara, capitale della Turchia. Questo luogo è particolarmente noto tra gli amanti degli animali poiché è da qui che derivano molti esemplari come il coniglio d’Angora o la capra d’Angora. Dalla stessa regione ha origine il gatto d’Angora.
Si dice che i primi esemplari di questa razza furono portati in Francia e Gran Bretagna intorno al XVI secolo, per arrivare in America solo intorno al 1700. L’ampia diffusione della razza si ha al termine del XIX secolo quando, durante un’esibizione felina a Londra, un proprietario di un esemplare d’Angora rifiutò un’offerta di ben 5.000 sterline per cederlo all’offerente.
Ma, sul finire del XIX secolo il gatto Persiano divenne particolarmente in Europa surclassando inevitabilmente la razza d’Angora e riducendola a strumento di allevamento per ottenere tra i Persiani un pelo più lungo e setoso.
L’utilizzo dei felini d’Angora per accoppiamenti con Persiani e altri esemplari a pelo lungo portò inevitabilmente alla perdita di esemplari puri con il tempo. Infatti, agli inizi del ‘900 risultava quasi impossibile rintracciare un Angora di razza pura: così questi felini scomparvero anche da mostre e esibizioni.
Per questo motivo il governo turco, in collaborazione con lo Zoo di Ankara, decise di avviare un programma di tutela e allevamento dei felini d’Angora a pelo bianco con occhi blu e ambrati. I gatti con pelo bianco e occhi impari (uno di colore blu e uno di colore ambrato) venivano considerati ancora più preziosi e costosi poiché “benedetti dal tocco di Allah”: infatti, si narra che la gatta di Maometto avesse gli occhi di colore diverso.
Nel 1968 ci fu il primo riconoscimento ufficiale della razza da parte della CFA, ma solo per gli esemplari con manto completamente bianco. Il riconoscimento per esemplari di altre tonalità arrivò solo nel 1978.
Gatto d’Angora: caratteristiche fisiche della razza
Per antonomasia quando si parla di questa razza si pensa al gatto d’Angora bianco. In realtà, questi felini possono essere anche di altre colorazioni poiché la razza ammette altre tonalità e pattern oltre al tradizionale bianco.
Ciò che caratterizza maggiormente un gatto d’Angora è il manto: setoso, morbido e pieno di riflessi straordinari, è caratterizzato da un singolo strato ed è privo di sottopelo. Il punto del corpo generalmente più peloso è la corda. Il manto setoso e i muscoli tonici e allungati donano a questo micio un aspetto regale, elegante e sinuoso.
Il peso di questi felini varia dai 3 ai 5 kg e gli esemplari maschi sono sempre più robusti delle femmine. Le zampe sono slanciate e lunghe e i piedi piccoli e delicati.
Un’altra caratteristica peculiare dei felini d’Angora sono gli occhi: a forma di mandorla e molto grandi, sono generalmente azzurri o ambrati. Le orecchie sono larghe e appuntite e sono ben proporzionate al resto della testa. Una curiosità: gli Angora dotati di colore dell’iride differente sono particolarmente apprezzati poiché molto rari e quindi più costosi.
Gatto d’Angora carattere e temperamento
Nonostante il loro aspetto regale e quasi distaccato, questi felini sono tra i gatti maggiormente apprezzati dalle famiglie. Infatti, grazie alla socievolezza e alla loro intelligenza innata, sono in grado di instaurare con la famiglia un rapporto magnetico e particolarmente stretto.
Il gatto d’Angora è socievole, pacifico e molto buono, sempre pronto a giocare con il padrone e a trascorrere del tempo insieme a chi ama. Si tratta di gatti che amano sentirsi al centro dell’attenzione: infatti, quando si rendono conto di non essere osservati, fanno di tutto per richiamare l’attenzione di chi li circonda con miagolii e colpi di zampa.
Pur essendo molto dolci e affettuosi, questi felini non amano essere tenuti in braccio per troppo tempo e preferiscono sentirsi liberi di spostarsi e muoversi. Si tratta di gatti eccezionalmente brillanti e intelligenti, con abilità e capacità fuori dal comune: sono in grado di elaborare piani per aprire cassetti e porte in completa autonomia.
Salute e prezzo del felino turco
Quando si adotta un micio è fondamentale prendersene cura al meglio per tutelare la sua salute. I gatti d’Angora sono felini che godono di buona salute, ma che, come tutti, sono soggetti ad alcune patologie ereditarie e infezioni virali più che ad altre. Scopriamo quali:
- Cardiomiopatia ipertrofica, una malattia del miocardio ereditaria che porta all’ispessimento delle pareti dei ventricoli del cuore con il rischio di compromissione dell’attività cardiaca;
- Sordità parziale o totale, patologia ereditaria molto comune tra tutte le razze di felini a pelo bianco. Si tratta di un difetto congenito associato al gene W dominante, ovvero quello che determina il colore bianco del pelo e il colore blu degli occhi.
Gatto d’Angora prezzo: quanto costa? Il prezzo di un cucciolo d’Angora può variare tra i 500€ e i 1.000€, in base alle caratteristiche fisiche del gattino.