Come addestrare un cane cucciolo: perché educare Fido
Se Fido si comporta bene sia dentro che fuori casa significa che il suo proprietario è stato capace di educarlo correttamente sin dalla tenera età. Ma come addestrare un cane cucciolo perché da adulto diventi un amico a quattro zampe obbediente e fedele?
I primi mesi di vita di un cane sono molto importanti e quando un cucciolo arriva nella nostra casa non dobbiamo limitarci a riempirlo di coccole tutto il giorno. Il cane non imparerà da solo come comportarsi e tocca al padrone insegnarli cosa fare in ogni situazione.
I cuccioli di cane sono dei veri e propri concentrati di energia e nel corso dei primi mesi la casa è sicuramente il posto più sicuro per cominciare un percorso educativo. L’obiettivo è insegnare al proprio amico a quattro zampe cosa può fare e quali sono i comportamenti sbagliati o pericolosi da non ripetere.
L’addestramento di un cane è un’attività che richiede tempo, pazienza e molta pratica. Prima di dare il benvenuto a Fido è consigliabile informarsi per sapere già cosa fare quando il cucciolo varcherà la soglia di casa.
Non basta insegnare al proprio amico a quattro zampe i quattro comandi più importanti, ovvero “seduto”, “fermo”, “vieni” e “no”, bisogna imparare a dosare coccole e regole e stabilire una gerarchia. Se il cucciolo non riconosce nel proprietario la figura del capobranco c’è il rischio che sviluppi una personalità dominante accompagnata da problemi comportamentali.
Scopriamo insieme come addestrare un cane cucciolo e assicurarci una vita lunga e serena in compagnia del proprio amico a quattro zampe.

Come addestrare un cane cucciolo: i 10 step per una convivenza felice
Cercate la risposta alla domanda: come addestrare un cane cucciolo? Nella nostra guida vi spieghiamo quali sono i dieci step per educare correttamente Fido.

1) Parole magiche: fiducia, pazienza e coerenza sono indispensabili sin dalle prime fasi dell’addestramento. Il cucciolo deve capire che può fare affidamento sul padrone e il proprietario deve mostrarsi sempre coerente e paziente nei confronti del suo piccolo amico a quattro zampe che avrà bisogno di tempo per imparare cosa può fare e quali sono, invece, gli errori da non commettere.

2) No al libero accesso: quando diamo il benvenuto in famiglia a un cucciolo è importante non lasciarlo girare libero per casa ma limitare l’accesso alle stanze più frequentate dai componenti della famiglia. In questo modo sarà più facile tenerlo sotto controllo e insegnarli a rispettare gli spazi.

3) La gabbia: molti considerano la gabbia uno strumento punitivo, ma in realtà, se correttamente utilizzato, si tratta di un dispositivo molto utile durante l’addestramento. Il primo passo è scegliere una gabbia delle dimensioni adatte al nostro amico a quattro zampe che dev’essere libero di muoversi, stare in piedi, seduto o sdraiato. Anche il posto dove sarà posizionata la gabbia è molto importante e l’ideale è collocarla in un punto della casa dove Fido può riposare e sentirsi protetto ma non isolato dal resto della famiglia. La gabbia dev’essere un luogo confortevole e sicuro e all’interno non deve mai mancare un comodo materassino e il giocattolo preferito del cucciolo. È consigliabile lasciare la porta aperta nelle prime fasi dell’addestramento per permettere al cane di entrare e uscire facilmente e familiarizzare con la gabbia.

4) Traversine: come insegnare al cane a fare i bisogni fuori di casa? Ecco un’altra fase molto importante dell’addestramento. Si tratta di un percorso in cui i proprietari devono dimostrare di avere molta pazienza perché rimproverare in modo brusco il cucciolo o punirlo con il digiuno non rappresentano soluzioni valide e, al contrario, possono aumentare il livello di stress dell’animale complicando la situazione. Per una convivenza lunga e serena, il consiglio è organizzare in casa, sul balcone o in giardino, uno spazio toilette dedicato a Fido e utilizzare panni o traversine su cui l’animale potrà espletare i suoi bisogni. L’ideale è spostare la traversina, ogni giorno, sempre più vicina alla porta d’ingresso fino a portarla oltre l’uscio di casa per abituare il proprio amico a quattro zampe a non utilizzarla più e prepararlo alle quotidiane passeggiate.

5) Gli orari: i cani sono animali abitudinari e durante l’addestramento è fondamentale abituare il cucciolo a rispettare gli orari della pappa e della passeggiata. Stabilire una routine contribuisce a rafforzare il rapporto di affetto e fiducia tra l’animale e il proprietario.

6) Il tempo della pappa: stabilire, e rispettare, l’orario dei pasti significa che il cibo non dev’essere lasciato a disposizione del cucciolo tutto il giorno o il cane penserà di poter mangiare ogni volta che lo desidera. L’ideale è togliere la ciotola dopo circa 15-20 minuti e controllare se Fido ha consumato la sua razione giornaliera. Attenzione: al cane, sia cucciolo che adulto, non vanno mai somministrati gli avanzi di pranzi e cene che possono causare seri danni alla salute dell’animale. Per essere certi di scegliere i giusti alimenti per cani, il consiglio è rivolgersi sempre al veterinario di fiducia ed evitare le soluzioni fai da te.

7) Rinforzo positivo: durante l’addestramento il ricorso al rinforzo positivo, come una coccola, uno snack o un complimento, favorisce l’apprendimento e alimenta il rapporto di fiducia e collaborazione tra Fido e il suo proprietario.

8) Il momento del gioco: per i cuccioli il morso non è solo uno strumento di difesa ma anche un modo per giocare. È importante che Fido impari sin dalla tenera età a non utilizzare denti e bocca durante i momenti dedicati al gioco o sarà difficile correggere il comportamento una volta adulto. Ogni volta che il cane cerca di mordere basterà pronunciare un “No” secco e deciso, interrompere il gioco, allontanarsi e ignorarlo fino a quando non si sarà calmato. Durante l’addestramento, per proteggere le mani dai morsi del cucciolo, è meglio utilizzare sempre dei giochi per la dentizione.

9) Il guinzaglio: per lunghe e tranquille passeggiate in compagnia del proprio amico a quattro zampe l’uso del guinzaglio per cani è, in diversi casi, obbligatorio. Per educare il cucciolo a indossare il collare e il guinzaglio bisogna avere molta pazienza e utilizzare dei piccoli e golosi premi che in fase di addestramento contribuiscono a tenere alta l’attenzione e facilitano la familiarizzazione con l’oggetto. Se durante la passeggiata il cucciolo tira il guinzaglio è meglio smettere di camminare e restare fermi così Fido capirà che tirare non lo porterà lontano. A questo punto sarà sufficiente chiamarlo, dargli una piccola ricompensa e riprendere a camminare. La strategia del rinforzo positivo è utile anche nei casi in cui il cucciolo decide di sedersi o sdraiarsi e non proseguire la passeggiata.

10) La solitudine: abituare il cucciolo a trascorrere del tempo da solo è fondamentale e anche in questo caso sono necessari tempo, pazienza ed esercizio. Per cominciare, l’ideale è chiudere la porta quando si va in bagno e non cedere alla tentazione di aprirla se il cucciolo inizia a piangere o a grattare. Una volta che Fido si sarà abituato allora si potrà aumentare la difficoltà dell’esercizio e scegliere, in diversi momenti della giornata, di chiudersi alle spalle la porta di una qualsiasi stanza della casa mentre Fido resta fuori. L’obiettivo è lasciare il cucciolo da solo prima 3-4 minuti e, successivamente, almeno dieci. In seguito, il consiglio è uscire di casa per poi rientrare dopo dieci, cinque e quindici minuti. Così facendo il cucciolo si abituerà a tempi di attesa differenti e non inizierà a piangere o lamentarsi subito dopo aver visto il padrone uscire di casa. Va ricordato che un cucciolo fino ai 4-5 mesi non deve restare da solo per più di due ore.