Cibo per gatti: i consigli per una sana alimentazione del micio
Considerati sacri nell’antico Egitto e amati dai reali di qualsiasi epoca, il fascino dei felini ha conquistato uomini, donne, giovani e meno giovani, in ogni parte del mondo, ma quando si parla di alimentazione siete sicuri di sapere proprio tutto sul cibo per gatti?
Il gatto è un predatore poiché appartiene alla famiglia dei felidi, mammiferi carnivori, e ha un intestino molto corto che lo spinge a mangiare piccole ma frequenti quantità di cibo ogni giorno fino a contare un totale di pasti che oscilla tra i dieci e i sedici. I felini tendono a masticare poco e la loro dieta prevede un notevole consumo di proteine oltre a grassi e una bassa percentuale di carboidrati.
Per nutrirli in modo adeguato si può scegliere un’alimentazione basata su preparazioni casalinghe o optare per l’acquisto di prodotti presenti sul mercato e pensati per rispondere alle esigenze alimentari dell’animale. Quello che non deve mai mancare nell’alimentazione del micio di casa è la taurina, presente nella carne, un derivato degli amminoacidi che il gatto produce in quantità non sufficienti e che dev’essere integrata attraverso il cibo poiché contribuisce al corretto sviluppo corporeo del micio ed evita l’insorgere di patologie oculari e cardiache e la manifestazione di problemi riproduttivi nelle femmine.
Naturalmente le esigenze nutrizionali del gatto cambiano in base all’età, allo stile di vita, alla sue condizioni di salute, alle abitudini e alla razza: l’alimentazione di un gatto persiano, ad esempio, non sarà mai la stessa di un gatto siamese.
Tuttavia, nonostante sia necessario fare attenzione alle specificità alimentari di ogni animale, ci sono degli alimenti totalmente vietati a qualunque tipo di gatto che possono provocare indigestione, vomito e diarrea e tra questi troviamo: limone, aceto, cipolla, porro e aglio, avocado, cioccolato, cibi salati e frutta secca. Anche il latte (e i suoi derivati) dopo la fase di allattamento è da evitare poiché può provocare problemi legati alla digestione proprio come il pesce crudo che può contenere batteri ed essere causa d’intossicazioni pericolose.
Come scegliere allora il cibo per gatti giusto? Nella nostra guida trovate tutti i consigli utili per garantire al vostro gatto una dieta sana e completa che risponde al suo fabbisogno nutrizionale.

Cibo per gatti: cibo secco, umido e idratazione del felino
La salute di un animale passa anche per la sua alimentazione per questo quando si parla di cibi per gatti bisogna essere sicuri di aver fatto la scelta giusta che risponde alle esigenze alimentari del nostro micio.
Per i proprietari che scelgono di nutrire il proprio animale con le proposte disponibili in commercio il dubbio principale riguarda la tipologia di cibo da somministrare al gatto: meglio scegliere cibo secco o preferire del cibo umido? La risposta è… meglio entrambi!
Se si vuole garantire al micio una vita lunga e felice è impossibile pensare di poterlo crescere scegliendo solo uno dei due tipi di alimenti per gatti perché è proprio l’alternanza tra cibo secco e cibo umido a garantire il corretto apporto nutritivo all’animale.
Approfondiamo insieme le caratteristiche dei cibi per gatto umidi e secchi.

Cibo secco: parliamo delle crocchette, un alimento che aiuta il gatto a mantenersi in forma e gli permette di avere denti forti e puliti prevenendo la formazione di placca e tartaro. Costano meno del cibo umido e rispetto a quest’ultimo mantengono inalterate le loro caratteristiche per ore se sono dimenticate all’interno della ciotola. Si conservano a lungo e sono facili da dosare ma contengono poca acqua.

Cibo umido: si tratta delle scatolette a base di carne o pesce che contengono più acqua rispetto all’alimento secco oltre alla quantità di grassi e proteine necessarie a una sana crescita dell’animale che le preferisce per la consistenza e il gusto. Il cibo umido è altamente digeribile, ma ha un costo maggiore rispetto al cibo secco e si deteriora più velocemente.
Un altro importante aspetto da non sottovalutare e che influenza il regime alimentare del nostro micio è l’acqua. I gatti non sono grandi bevitori d’acqua, ma questo non significa costringere il micio a bere o al contrario trascurare l’importanza di una corretta idratazione e per essere sicuri che la ciotola dell’acqua non sia del tutto ignorata dal felino bastano alcuni piccoli accorgimenti:
- ciotola: sceglierne una preferibilmente in metallo, vetro o ceramica evitando quelle in plastica. La ciotola dev’essere ampia e poco profonda per permettere al gatto di non dovere infilare la testa all’interno e sporcare i baffi (la stessa raccomandazione vale per la ciotola del cibo);
- cibo e acqua: non posizionare le due ciotole troppo vicine l’una all’altra perché questo non spingerà il gatto a bere di più e potrebbe infastidirlo;
- acqua: i gatti odiano l’acqua stagnante quindi assicuratevi che la ciotola sia sempre piena di acqua fresca e pulita.
Cibo per gatti: i principi dell’alimentazione Barf e l’alimentazione con cibo cotto
Se per l’alimentazione del vostro gatto scegliete il cibo in scatola la raccomandazione è di leggere con molta attenzione l’etichetta per essere certi di scegliere il prodotto migliore in commercio. Al contrario se preferite cucinare in casa il cibo per gatti allora una soluzione è il ricorso alla dieta Barf.
Barf è l’acronimo di Biologically Appropriated Right Feed e indica l’alimentazione che si basa sul consumo di carne cruda, in altre parole su ciò che l’animale mangerebbe in natura, fornendo al gatto il giusto apporto di sostanze nutritive necessarie per avere un mantello più lucido e sano e dei denti forti e puliti. L’ideale per chi decide di seguire i principi della dieta Barf è evitare il fai da te e rivolgersi a un veterinario che conosca questo tipo di alimentazione e lo stato di salute del vostro gatto perché non sempre la Barf è la scelta giusta per l’animale e nel caso di gatti affetti da particolari patologie potrebbe essere necessario preferire un’alimentazione casalinga composta da cibo cotto.
Scopri di più sulla Dieta Barf

Attenzione: quando parliamo di cibo cotto non intendiamo né gli avanzi di pranzi e cene né l’uso di cotture come quelle al forno a microonde, alla piastra o alla griglia, perché in entrambi i casi possono provocare dei danni all’apparato digerente del gatto causando vomito o diarrea. Le cotture consigliate sono quelle a vapore, che non compromette il sapore del cibo e conserva gran parte dei principi nutritivi, e quella tramite bollitura che prevede l’immersione del cibo in acqua e il ricorso all’alta temperatura.
Anche in questo caso il consiglio è consultare il veterinario di fiducia per essere certi d’inserire nella dieta del gatto tutti gli elementi necessari a garantirgli una corretta alimentazione che metta al centro le sue esigenze e favorisca una crescita sana dell’animale.