American Shorthair: breve viaggio nella storia di un gatto
C’è chi ama il mantello lungo e morbido del gatto persiano o del maine coon, e chi preferisce felini come l’American Shorthair conosciuto anche con il nome di americano a pelo corto.
La storia racconta che i progenitori del felino d’oltreoceano siano i gatti arrivati in America al seguito dei padri pellegrini che raggiunsero il Nuovo Mondo a bordo della Mayflower, la nave che salpò il 6 settembre 1620 dalla città inglese di Plymouth per raggiungere la penisola di Cap Code due mesi più tardi.
Molto simile al gatto europeo, l’American Shorthair è una razza originaria del Nord America riconosciuta ufficialmente agli inizi del Novecento con il nome di Shorthair successivamente cambiato in Domestic Shortair. Il primo esemplare nativo americano, Buster Brown, fu registrato nel 1904.
Negli anni Cinquanta il desiderio di migliorare una razza così simile ai comuni gatti domestici spinse alcuni allevatori a incrociare il Domestic Shortair con il gatto persiano. Una scelta che cambiò inevitabilmente la conformazione del corpo e della testa del felino facendolo somigliare sempre di più al gatto originario dell’Asia Minore.
Sarà lo standard di razza a mettere la parola fine a ogni possibile idea di ibridazione della specie che nel 1965 cambierà il nome in American Shorthair.
Nello stesso anno la CFA, acronomi di Cat Franciers’Association, nominerà come miglior gatto un American Shorthair di colore silver tabby mentre nel 1971 il felino vincerà il premio come “Miglior gatto dell’anno a pelo corto di tutta l’America”.

American Shorthair: aspetto, carattere della razza e prezzo
Se cercate un gatto dall’intelligenza vivace, socievole ma indipendente, affettuoso e non appiccicoso, l’American Shorthair è la risposta ai vostri desideri.
Questo splendido felino è paziente e dotato di grande autocontrollo, qualità che lo rendono il gatto perfetto per chi ha in casa altri animali o bambini.
Si adatta bene alla vita in appartamento, a patto che abbia la possibilità di muoversi in spazi ampi, e ha un forte spirito d’avventura che lo spinge ad avventurarsi fuori casa per fare quattro passi sul terrazzo, in giardino o sul tetto.
Se pensate che la voglia di vedere il mondo possa spingerlo a non tornare indietro non abbiate paura: l’American Shorthair ha un ottimo senso dell’orientamento ed è un tipo fedele che non abbandonerebbe mai la sua famiglia. Dopo le sue lunghe passeggiate esplorative lo vedrete sempre tornare a casa.
L’americano a pelo corto è anche un magnifico arrampicatore e un ottimo saltatore e ha conservato un forte istinto da cacciatore che lo spinge ad acchiappare roditori di ogni dimensione anche se ha già soddisfatto il suo appetito. Una caratteristica che in passato, soprattutto a bordo delle navi, era particolarmente apprezzata e lo rende non solo un animale da compagnia ma un vero e proprio “gatto da lavoro”.
Tuttavia, si tratta di una qualità che esclude la convivenza con roditori domestici come conigli, criceti, porcellini d’India, cincillà e gerbilli.
Corpo grande, robusto e potente, l’American Shorthair ha un muso tondo, gli occhi grandi e rotondi, generalmente dello stesso colore del mantello, e le orecchie schiacciate e leggermente arrotondate in punta. Le zampe sono molto muscolose con cuscinetti ben sviluppati e la coda, di media lunghezza, è larga alla base e affusolata in punta.
Il pelo è corto, fitto, folto e le varietà di mantello sono numerose. Si contano, infatti, più di ottanta colorazioni diverse che vanno dal marrone al tabby, dal bianco allo smoke fino al calico van. Il colore più diffuso è il silver tabby.
I maschi raggiungo i 7 kg di peso mentre le femmine si fermano a 5 kg. In entrambi i casi si parla di esemplari di taglia media con misure pari a 30-35 cm.
Il prezzo di un cucciolo di American Shorthair varia dai 600 € fino a un massimo di 1.500 € per gli esemplari da esposizione.
American Shorthair: dalla salute all’alimentazione
L‘American Shorthair ha una salute robusta e una vita media di 15 anni, ma può raggiungere anche i vent’anni d’età.
Le principali malattie che colpiscono la razza sono di tipo genetico: ipotiroidismo, isoeritrolisi neonatale, disturbo da rene policistico causato da un difetto genetico, diabete mellito.
È un gatto con la tendenza a ingrassare e può soffrire di obesità quindi ha bisogno di una dieta sana ed equilibrata e di esercizio fisico quotidiano. In casa non devono mai mancare l’albero tiragraffi e diversi tipi di giocattoli che possono stimolarlo a fare attività fisica.

L’alimentazione giusta è ricca di proteine e povera di carboidrati, ma non bisogna dimenticare anche riso e verdure. Naturalmente, per una corretta idratazione, accanto al cibo per gatti non deve mai mancare la ciotola dell’acqua che dev’essere sempre fresca e pulita.
Per i proprietari che preferiscono un’alimentazione casalinga ai mangimi industriali, il consiglio è rivolgersi sempre al veterinario di fiducia. In una dieta casalinga è fondamentale utilizzare gli ingredienti giusti per essere sicuri di rispettare il fabbisogno nutrizionale del gatto a cui, è sempre bene ricordarlo, non deve mai mancare il giusto apporto di taurina che contribuisce al corretto sviluppo del sistema nervoso e muscolare del felino.