Agility dog: lo sport cinofilo più amato e praticato nel mondo
L’agility dog è uno sport cinofilo che si ispira all’ippica e prevede un percorso agility dog ad ostacoli, da un minimo di 15 a un massimo di 22, che il cane deve affrontare secondo un preciso ordine e nel minor tempo possibile senza ricevere penalità.
Durante la gara, il cane deve rispondere ai comandi del conduttore che lo accompagnerà lungo il percorso. La disciplina sportiva cinofila è un vero e proprio gioco di squadra ed è quindi fondamentale che tra l’animale e il suo conduttore ci sia un’intesa perfetta e un rapporto basato su fiducia e complicità.
La prima manifestazione documentata di agility dog risale al 1978 anno in cui a John Varley, membro della commissione dell’Expo Crufts, fu affidato l’incarico di organizzare un evento che unisse l’agilità e l’obbedienza del cane. Varley, insieme all’addestratore di cani Peter Meanwell, creò un percorso ad ostacoli che ricordava quelli delle gare equestri e aveva l’obiettivo di mostrare al pubblico la velocità e l’agilità dei cani.
Un aneddoto interessante riguarda gli ostacoli: tra quelli presentati in occasione della prima dimostrazione molti, tra cui l’Over & Under (la combinazione di una passerella con un tubo), il Tyre Hoop (lo pneumatico), il Weaving Flags (il moderno slalom) e il Canvass Tunnel (l’attuale tunnel morbido), sono utilizzati ancora oggi dagli addetti ai lavori.
Il percorso ad ostacoli ideato da Varley e Meanwell riscosse un enorme successo e a partire dal 1979 numerosi centri cinofili inglesi cominciarono ad offrire corsi di addestramento dedicati alla nuova disciplina. Nel dicembre dello stesso anno, a Londra, fu organizzata la prima competizione di Agility Stakes in occasione dell’Olympia Horse Trade Show.
Nel 1980 Kennel Club, il più antico club cinofilo del mondo, fu la prima organizzazione a riconoscere l’agility dog come sport ufficiale e stabilì le regole del nuovo sport cinofilo. Il regolamento entrò in vigore durante il Crufts Show dello stesso anno mentre la fondazione del primo club nazionale di agility nel Regno Unito, chiamato Agility Voice, arriverà tre anni più tardi.
È importante ricordare che durante i primi anni solo i cani di grandi dimensioni potevano partecipare alle gare perché gli esemplari di taglia media e piccola non erano particolarmente apprezzati nel Regno Unito. Le cose cominciarono a cambiare a cavallo tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta grazie all’istituzione della classe Mini e, successivamente, della categoria Medium a cui verrà dedicata la prima manifestazione solo nel 2005.
Oggi, secondo il regolamento della Fédération cynologique internationale (FCI), l’agility dog è una disciplina aperta a tutti i cani sia meticci che di razza.
La diffusione dell’agility in Italia e i principali circuiti
L’agility dog arriva in Italia nel 1988 e i primi stage vengono organizzati a Torino nel 1989 dalla scuola cinofila GARU, acronimo di Gruppo Amici Razze Utilità.
La disciplina, anche nel Bel Paese, riscuote un grande successo e il 1° gennaio 1990 l’Ente nazionale cinofilia italiana (ENCI) presenta una prima bozza del regolamento per poi adeguarsi, un anno dopo, a quello internazionale della FCI. Nel 1990 vengono organizzate le prime gare nazionali e selezionati i primi membri della Nazionale italiana di agility dog.
Nel 1991, soprattutto nel centro-nord, nascono i Club di Agility, aumentano sia le gare che i partecipanti e l’agility, complice la decennale esperienza dei centri cinofili nel campo dell’Obedience, si diffonde in modo rapido e capillare.
I principali circuiti italiani di agility dog, per numero di gare organizzate all’anno e numero di atleti e cani iscritti, sono quelli dell’ENCI e del Centro sportivo educativo nazionale (CSEN).
Agility dog: le caratteristiche dei percorsi di agility
Prima di scoprire come funzionano i percorsi di agility è necessario conoscere le regole generali della disciplina cinofila che conta quattro livelli:
- Brevetto Agility Debuttanti
- Brevetto Agility 1
- Brevetto Agility 2
- Brevetto Agility 3
I cani, a seconda dell’altezza al garrese, sono divisi in tre categorie:
- Small o Mini: altezza al garrese inferiore ai 35 cm (ad esempio, il Jack Russell);
- Medium o Medi: altezza al garrese compresa tra i 35 e i 43 cm (ad esempio, il Fox Terrier)
- Large: altezza al garrese superiore ai 43 cm (ad esempio, il Golden Retriever)
L’altezza degli ostacoli, il TPS (Tempo per il percorso standard) e il TPM (Tempo Massimo per il Percorso) variano in base alla categoria ma il percorso è uguale per tutte.
Ecco quali sono le caratteristiche principali dei percorsi di agility secondo le regole stabilite dall’ENCI:
- il percorso è lungo dai 100 ai 200 metri;
- il tracciato del percorso viene lasciato completamente all’immaginazione del giudice ma deve obbligatoriamente comprendere due cambi di direzione. Nell’Agility 1 non sono permessi più di tre passaggi su ostacoli con zone di contatto mentre in Agility 2 e 3 non più di quattro. Inoltre, si possono avere una sola gabbia e un solo slalom. Lo pneumatico e il salto in lungo devono essere posizionati in modo da consentire un approccio rettilineo rispetto all’ostacolo precedente;
- prima della prova il giudice deve ispezionare gli ostacoli messi a sua disposizione per verificarne la conformità agli standard FCI e solo dopo può consegnare il disegno del percorso al comitato organizzatore;
- il tracciato deve permettere al cane di muoversi facilmente e senza problemi perché l’obiettivo è trovare il giusto equilibrio tra il controllo del conduttore sul cane e la velocità con cui viene affrontato il percorso;
- gli ostacoli approvati dalla FCI sono: salto in alto, siepe, viadotto o muro, salto in lungo, pneumatico, passerella, bascula, palizzata, tavolo, slalom, tunnel rigido, tunnel morbido;
- il TPS (misurato in secondi) si ottiene dividendo la lunghezza del percorso per una velocità stabilita (m/sec). Tale velocità è scelta in base al livello della prova e alla complessità del percorso e del terreno di gara. Il TPM, invece, viene stabilito dal giudice raddoppiando il TPS e non può essere inferiore a una volta e mezzo il TPS;
- non è consentito alcun allenamento sul percorso ma i conduttori possono percorrerlo a piedi e senza i cani prima dell’inizio della prova;
- il conduttore che si presenta sul percorso deve mettere il suo cane in posizione ferma (in piedi, seduto o a terra) dietro la linea di partenza;
- il conduttore deve liberare il cane da guinzaglio e collare poiché, per ragioni di sicurezza, l’uso di tali strumenti non è consentito durante la prova;
- il conduttore deve dare il comando di partenza al cane dopo il segnale del giudice. Il tempo parte quando il cane attraversa la linea di partenza;
- tutte le varietà di comandi e segnali sono consentite per tutta la durata del percorso;
- il conduttore deve guidare il cane per aiutarlo a superare gli ostacoli secondo l’ordine previsto e senza mai toccare né l’animale né gli ostacoli. Inoltre, il conduttore non può attraversare gli ostacoli né passando sopra né passando sotto gli stessi;
- la gara finisce e il tempo si ferma quando il cane, dopo aver superato l’ultimo ostacolo nella corretta direzione, attraversa la linea di traguardo;
- il conduttore mette il cane al guinzaglio ed esce dal terreno di gara.
Agility dog: le penalità, gli errori, i rifiuti e i casi di eliminazione
Nell’agility dog sono previsti due tipi di penalità:
- penalità per errori sul percorso: 5 punti per ogni penalità o rifiuto
- penalità per il superamento del TPS: 1 punto per ogni secondo
Sono considerati errori:
- il conduttore che passa tra i paletti di partenza e arrivo
- il conduttore che tocca volontariamente il cane durante il percorso
- il conduttore che tocca volontariamente un ostacolo durante il percorso
- quando uno degli elementi dell’ostacolo cade prima del passaggio del cane all’ostacolo successivo.
Sono considerati rifiuti:
- un cane che si ferma davanti all’ostacolo
- un cane che si ferma durante il percorso
- un cane che aggira un ostacolo o che corre attraverso un ostacolo, salta tra la ruota e il telaio o passa sotto il palo di un salto
- un cane che mette la testa o una zampa nel tunnel e poi si ritira
- un cane che salta sopra un tunnel o l’ala di un ostacolo
- un cane che esegue un salto in lungo da un lato
- un cane che corre sotto o salta sopra un ostacolo di contatto.
Il regolamento stabilisce che in caso di rifiuto il conduttore deve riportare il cane sull’ostacolo rifiutato o verrà eliminato.
L’eliminazione dalla gara è prevista anche nei seguenti casi:
- scorrettezza verso il giudice
- brutalità verso il cane
- superamento del TMP
- tre rifiuti del cane lungo il percorso di gara
- dimenticare un ostacolo
- il cane non percorrere gli ostacoli nell’ordine previsto
- il cane supera l’ostacolo dalla parte sbagliata
- il cane abbandona il percorso o non è più sotto controllo
- il cane mordicchia continuamente il conduttore
- il conduttore attraversa un ostacolo passandoci sopra o sotto
- il conduttore aziona il contatore elettronico sul tavolo
- il conduttore ha qualcosa in mano
- il conduttore riporta il cane sulla linea di partenza dopo che il cane stesso l’ha superata (salvo su ordine del giudice)
- il cane indossa il collare
- arresto del percorso da parte del conduttore senza ordine del giudice
- il cane si distrae, lascia il terreno o non è più sotto il controllo del suo conduttore.